Certe volte basta aprire un vecchio armadio per scoprire che il futuro della moda ha il profumo del passato.
Tra nastri ingialliti e bottoni di madreperla, si nascondono abiti che hanno ballato, amato e vissuto epoche memorabili.
Non sono solo vestiti: sono pezzi di memoria, piccole eredità di stile che ci ricordano che il tempo non logora, ma aggiunge valore.
La moda umana trova qui la sua forza: nel recuperare ciò che è stato, per trasformarlo in ciò che ancora può essere.
Oggi la rivoluzione non si misura solo con le tendenze delle passerelle, ma con i sorrisi davanti allo specchio: quando un abito ti veste davvero, senza chiederti di cambiare forma. È la rivincita delle taglie reali, degli orli che seguono i passi e delle giacche che non stringono i respiri.
Ci sono anche le invenzioni gentili: bottoni magnetici, zip che si chiudono da sole, elastici che accompagnano invece di trattenere. Non sono “moda per pochi”: sono piccoli superpoteri quotidiani che ci ricordano che il design può essere umano.
E poi c’è il grande ritorno del vintage di famiglia: cappotti che odorano di naftalina e gioventù, gonne che hanno ballato feste lontane, maglioni improbabili che oggi fanno tendenza. Ogni vestito custodisce una storia, e indossarlo è come risvegliare un ricordo che non appartiene solo a noi.
Persino l’ironia trova spazio: borse che sembrano cartoni del latte, stivali che sembrano usciti da un fumetto. È la moda che si prende meno sul serio e ci invita a ridere e giocare con lei.
La moda umana è, un linguaggio sociale: una frase scritta su una maglietta, un colore che diventa manifesto, un abito che non si limita a coprire ma a raccontare. Così come facciamo noi di Alare di Luana Cotena, ci impegniamo a tessere storie, cucirle con amore per farle rivivere attraverso i tessuti e attraverso voi.
E se nel fondo del tuo armadio c’è un vecchio vestito della nonna, dimenticato ma carico di significato , scrivici: possiamo dargli nuova vita.
Perché la moda non non si ferma mai, si trasforma.
Scritto da: Mariarosa D’Alessandro

