L’Orgoglio di Essere – #PrideLife

Riteniamoci Orgoglios3 di (poter) essere Arcobaleno, gremit3 di infinite sfumature, non solo un mese ma tutta la vita.

Il Pride non è una semplice ricorrenza mondiale mensile: esso è Celebrazione dell’Esistenza in cui la cultura, i diritti (LGBTQIA+) ma soprattutto il Valore e l’Unicità delle persone vengono celebrati con rispetto e senza alcuna discriminazione, sovvertendo i pensieri di oltre sessanta paesi in cui Amare è un reato.

Non menzionerò la politica né persone, leggi non approvate, azioni, libri o interventi altrui poiché desidero, come sempre con Voi, rivolgermi a quelle orecchie che non sentono il nostro canto d’Amore, con la vivida speranza che possano sovvertire, attraverso la lettura dei miei e nostri pensieri, le loro credenze per aprirsi a un mondo radioso, immensamente colorato, in cui Rispetto è la parola che mobilita l’Unione e la Libertà.

Come ci suggerisce la canzone di Gustaph, “Because Of You”,

“I’ll carry on despite of the things they said and done (Andrò avanti nonostante le cose che hanno detto e fatto)
They’ll never kill this fire (Non spegneranno mai questo fuoco).”

È di rendere cosa viva questo ardore, questo desiderio di alimentare il fuoco dell’Amore, la forza e il Valore di Essere.
Non lasciamo sfilare, per le nostre strade, i carri arcobaleno soltanto nel mese di giugno poiché essi sono la personificazione dei progressi ottenuti, della storia, dei passi continuativi, delle conquiste delle e per le Persone da ricordare nel nostro quotidiano, al fine che non vi esistano più discriminazioni sull’identità e sull’Essere.

Lasciamoli sfilare sempre, perché quell’arcobaleno siamo Noi.

Credit to Anna Shvets

Se solo pensassimo al fatto che nello scorso – ma non tanto lontano – 1970, a New York, la violenza e la paura segnarono il primo anniversario violento che alimentò, negativamente, il silenzio e l’annullamento del Sé, comprenderemmo realmente l’importanza della Sinergia e della sacralità indispensabile dell’Unione.
Ecco perché tra canti, celebrazioni e rivoluzioni il mio pensiero e tutti i miei e nostri passi lungo questo cammino, sono rivolti alle Anime che non si sentono accettate ma escluse, abbandonate, colpevolizzate ed emarginate per il proprio orientamento sessuale, per la propria identità di genere, per la loro Libertà d’Essere; a quelle Anime in cui non risiede speranza o fiducia nel miglioramento e nel progresso dell’Oggi poiché vivono in circostanze e luoghi in cui amare è vietato, amare è reato, sostenendo che l’omosessualità sia una pena grave.

Mi chiedo: cos’è realmente grave?
Amare o aver timore dell’Amore, contrastandolo costantemente e senza alcuna riserva?

Il timore.
La paura nasce proprio da ciò, da quel che non si conosce, creando barriere insormontabili che alimentano l’isolamento, vaneggiando in discorsi privi di senso, empatia, rispetto o pensiero, pur di far fuoriuscire un odio sconsiderato e insensato legandolo a quel che è “tradizionale”.

Ricercando, per conoscenza e desiderio, la parola “tradizionale” sul dizionario Treccani, ho scoperto che essa significa “corrispondere a una consuetudine tramandata fino a costituirsi in regola abituale”.
Quindi, tale concetto ci conduce, grazie alla comprensione della lingua italiana, che l’abitudine corrisponde al conosciuto, a una regola imposta, a un’usanza in cui si predilige l’assiduità di un gesto ripetuto.

Allora, dico, facciamo nostra questa parola e rendiamola il nostro atto di rivoluzione e sacralità in cui tradizionalmente si supporta, si alimenta, si favorisce sempre l’Amore… Nelle sue infinite sfumature.

E ciò che ulteriormente possiede grandezza e magnificenza è il rispetto per chi viene consideratə distante o “diversə” dal proprio Sé, implicando la messa in gioco di ció che si conosce, carpendo e ammirando profondamente che non esistono distinzioni nel momento in cui l’Amore esiste tra Anime.

Riconosc(iam)o questo straordinario sentimento e i suoi infiniti significati, le sue svariate declinazioni e sfumature, comprendendo realmente l’Unicità dell’Essere Umano.

Ecco quindi che con “Alare di Luana Cotena” desider(iam)o celebrare da sempre e per sempre il Valore di Essere Noi stess3 e di Amare, senza alcun vincolo o limite, rendendo questo movimento di Libertà il verbo del quotidiano di ognunə di Noi, al fine di vivere secondo la propria vera Essenza, poiché è l’atto d’amore più grande che vi esista.

Impariamo a gremire la nostra Esistenza di colori e non di quel grigiore figlio di quel desiderio di ignorare la realtà, quella realtà in cui l’Amore è ed esiste dal Principio in natura in ogni sua declinazione.
Poiché l’abominio non esiste in ciò, bensì nel constatare e nel diffamare quel verbo che muove il mondo. Il verbo Amare.

In questa Casa che io e noi definiamo “Alare di Luana Cotena
Voi sarete sempre protett3, valorizzat3 e Amat3 per la vostra straordinarietà.
Voi siete Liber3.
Lo siamo e lo saremo Insieme.
È una Promessa.

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